MaaS e governance pubblica

Abbiamo ormai compreso che MaaS significa trasformazione. Una potente e dirompente trasformazione digitale del nostro modo di affrontare la mobilità, che ci proietterà in un mondo di servizi on demand.

15 Marzo 2021

di Matteo Antoniola

Abbiamo anche compreso che questo percorso porta con sé opportunità e minacce, come in tutti i processi di cambiamento.

E abbiamo iniziato a comprendere che le opportunità possono essere più delle minacce e che la trasformazione MaaS, se ben governata, potrà mantenere la promessa di creare valore per l’intero ecosistema della mobilità, mantenendo allineati gli obiettivi di generare benefici per i cittadini, per il business, per l’ambiente e per la collettività.

Il cuore della questione diventa quindi: come assicurare una buona governance del MaaS? Come guidare tutti gli attori dell’ecosistema del MaaS verso nuovi modelli di mobilità digitale e on demand? Iniziamo a considerare che cosa si intende per “governance”, una parola che quasi sempre utilizziamo in inglese in quanto non trova nella lingua italiana una traduzione in grado di esprimerne la pienezza di significato. Governance indica sostanzialmente “l’insieme dei processi, delle interazioni e dei processi decisionali che riguardano gli attori coinvolti in un problema collettivo e che conduce alla creazione, al rafforzamento o alla riproduzione di norme sociali e istituzioni”.

La Governance caratterizza quindi contesti complessi, di interesse collettivo, multi-attore e multi-dimensionali e, come si può facilmente intuire, è un concetto che può essere certamente applicato ad un ecosistema MaaS, ovvero un sistema complesso e in rapida trasformazione che comprende aspetti di carattere tecnico (tecnologie digitali, dati, connettività, integrazione, etc.), aspetti di carattere organizzativo (regole, politiche, attori, benefici, etc.) e aspetti di carattere commerciale (servizi, utenti, accordi, tariffe, etc.).

La Governance può evidentemente essere perseguita attraverso modelli di tipo pubblico, privato o pubblico-privato. E quello che è anche certo nel contesto del MaaS è che assume un ruolo fondamentale la parte pubblica, ovvero la “public governance”. Il MaaS inteso come digitalizzazione e integrazione di mobilità multimodale riguarda infatti servizi di trasporto contribuiti da risorse pubbliche (come il TPL) o regolamentati dal pubblico (come il taxi, o tutti i servizi di mobilità in sharing), oltre ad avere a che fare con un diritto individuale come il diritto alla mobilità dei cittadini.

Come spesso accade però, il mercato si è rivelato assai più veloce della governance pubblica, e le prime concrete esperienze MaaS che abbiamo conosciuto, provato e studiato in molte città europee in questi anni si sono sviluppare nell’assenza di un quadro chiaro di regole del gioco. Questo non ha permesso di raggiungere i livelli auspicati ad esempio in termini di ampiezza di offerta, scalabilità delle soluzioni, numero di clienti e in ultimo risultati di business e di shift modale.

Ma il nodo è venuto al pettine, e tutti gli operatori del business del MaaS sono concordi nel sostenere con forza e con convinzione che per fare un salto in avanti, e per mantenere la promessa del MaaS, ovunque nel mondo e a tutti i livelli (comunitario, nazionale, regionale, metropolitano) la parte pubblica deve assumere un ruolo da protagonista, con l’obiettivo di facilitare, disegnare, abilitare e orchestrare la trasformazione verso una mobilità digitale e on demand.

A Torino e in Piemonte abbiamo avuto la bravura e la fortuna di avere questa intuizione già parecchi anni fa. E grazie ai nostri soci, che come noi hanno creduto e credono tuttora in questo percorso, e nel ruolo fondamentale della governance pubblica, noi di 5T abbiamo iniziato a lavorare sul MaaS per farci trovare pronti all’appuntamento con il futuro della mobilità.

Photo by Kuma Kum on Unsplash

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