Quest’estate non ci siamo di certo annoiati: chi è appassionato della tematica MaaS ha infatti avuto la possibilità di leggere e condividere numerosi articoli, scritti da quelli che consideriamo luminari della materia, pronti a dibattere su numerose questioni ancora aperte che ruotano attorno alla Mobility as a Service.
Qui un riassunto di quello che è accaduto.
Il MaaS è un fenomeno estremamente promettente ma è tuttora circondato da numerosi punti interrogativi, che riguardano principalmente la sostenibilità dei modelli di business che verranno a crearsi, o quali e quanti attori verranno realmente coinvolti nel cambiamento della mobilità che ci aspetta.
Ritengo, tuttavia, che tutte queste argomentazioni possano essere considerate tanto valide quanto premature. La Mobility as a Service infatti non ha ancora avuto lo spazio adeguato e necessario per svilupparsi e, nonostante sia una tematica che viene trattata da diversi anni nei vari incontri di settori, il suo sviluppo è iniziato poco più di due anni fa e soltanto in alcuni paesi – soprattutto del nord Europa.
Ciò non significa che il resto del mondo sia indietro: ultimamente si sente parlare sempre più spesso di progetti inerenti al MaaS, diretti a studiare i suoi impatti in tutti gli aspetti coinvolti, anche in Italia come il nostro progetto BIPforMaaS.
Quello che oggi vorrei condividere con voi non è un argomento tecnico né politico, ma che proviene direttamente da quello che abbiamo imparato durante questo primo anno di progetto. Mi sono resa conto infatti, sempre di più, che per far in modo che il MaaS si sviluppi nel nostro territorio è necessaria la cooperazione e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti.
Ma soprattutto è necessaria la FIDUCIA. Questo è, secondo me, l’ingrediente segreto del MaaS. La rivoluzione della mobilità infatti non potrà mai avvenire senza un elevato livello di fiducia.
Quando parlo di Fiducia mi riferisco a molteplici aspetti:
- Fiducia nei confronti della “rivoluzione MaaS”: quante volte abbiamo sentito dire che il MaaS produrrà impatti positivi sul mondo della mobilità, sull’ambiente e sull’esperienza di viaggio degli utenti? Onestamente, vedo difficile il contrario. Perché il MaaS non dovrebbe portare beneficio agli utenti e all’ambiente? D’altronde, gli utenti della mobilità stanno migrando sempre di più sul digitale ed anzi la mancanza di una piattaforma su smartphone viene vista come obsoleta e non rispondente alle esigenze attuali. Per non parlare dell’opportunità straordinaria che gli utenti potranno avere spostandosi all’interno del proprio territorio tramite offerte di abbonamento di mobilità. Così facendo, verrà sollecitata la domanda di mobilità in sharing e sul trasporto pubblico, e pertanto anche gli operatori della mobilità ne beneficeranno e il clima ci strizzerà l’occhiolino.
- Fiducia nel MaaS da parte degli attori coinvolti: nel contesto del progetto BIPforMaaS, abbiamo ritenuto fondamentale organizzare dei tavoli di confronto con i diversi attori coinvolti dal MaaS. Siamo convinti che la collaborazione porti molti vantaggi nel disegnare un ecosistema MaaS, riducendo al minimo eventuali impatti negativi che potrebbero verificarsi. Al tempo stesso tuttavia è fondamentale che gli attori coinvolti abbiano fiducia nel MaaS e nella grande opportunità in cui sono coinvolti. Solo così potranno godere degli innumerevoli vantaggi che la rivoluzione MaaS porterà con sé.
Quindi… allacciamoci le cinture, pronti ad intraprendere questo percorso insieme.
Come nei migliori viaggi, si potrà verificare qualche imprevisto, ma alla fine il risultato sarà grandioso. Gli step che ci porteranno alla meta saranno stati fondamentali quanto necessari, sempre mantenendo il focus sull’ingrediente segreto del MaaS: la fiducia. E tra qualche anno, guardandoci indietro, ci chiederemo come abbiamo fatto tutto questo tempo senza il MaaS.
Buon viaggio a tutti!
Photo by Annie Spratt on Unsplash